ATTENZIONE se ti è avanzato l’olio di frittura! Non buttarlo nel lavandino!
Devi sapere che l’olio alimentare esausto non è biodegradabile e infatti danneggia l’ambiente, le tubature e gli impianti di depurazione. Un solo litro di olio è sufficiente per contaminare circa 1 milione di litri d’acqua!
Il consumo medio di olio vegetale pro capite in Italia all’anno è di circa 25 kg. Si stima un residuo non utilizzato pari a più di 280 mila tonnellate di olio vegetale esausto, principalmente presente sotto forma di residui di fritture.
L’olio e i grassi vegetali non sono considerati dannosi per la salute dell’uomo, ma sono potenzialmente nocivi per gli ecosistemi se smaltiti in maniera non corretta.
Ecco gli effetti che può provocare uno smaltimento inadeguato dell’olio esausto:
- Malfunzionamento degli impianti di depurazione delle acque.
- Inquinamento del suolo: l’olio crea una superficiale pellicola impermeabile che impedisce il passaggio dell’acqua compromettendo l’esistenza di flora e fauna.
- Inquinamento delle falde: l’olio esausto quando raggiunge una falda può avere un impatto negativo sulle riserve di acqua potabile, rendendole inutilizzabili.
- Inquinamento di fiumi, mari e bacini idrici: l’olio impedisce l’ossigenazione dell’acqua e la penetrazione in profondità dei raggi solari.
Come smaltire l’olio di frittura?
Ora che hai compreso quanto inquina l’olio esausto, per evitare conseguenze dannose per l’ambiente tieni da parte l’olio fritto in un recipiente e portalo in una delle isole ecologiche a te più vicine. In alternativa, puoi rivolgerti ai supermercati o distributori di benzina che offrono il servizio di ritiro gratuito dell’olio esausto. Un’altra alternativa è quella di riciclarlo!
Le soluzioni più efficaci per riciclare l’olio della frittura
1- candele
Con l’olio adoperato per friggere si possono realizzare delle candele comode da utilizzare in casa, in questo caso basterà l’aggiunta di un olio essenziale (della profumazione che preferite), per poter dare alla candela l’aroma che desiderate. Per fare la candela basteranno semplicemente l’olio di frittura, un filo, delle gocce di olio essenziale (opzionale), un barattolo.
La prima parte richiede un po’ di attenzione perché bisogna fare un foro sul tappo del barattolo. Una volta fatto il foro tagliate il filo di una lunghezza 2 volte superiore all’altezza del barattolo (un filo di cotone sarebbe ideale). Pendere le due estremità del filo e inseritele nel foro praticato sul tappo, dalla parte interna verso quella esterna. Le due estremità del filo devono sporgere di un centimetro dalla parte esterna del tappo.
Adesso basta semplicemente mettere l’olio esausto all’interno del barattolo e poi mettere il tappo, in modo da immergere il filo nell’olio contenuto all’interno del barattolo. Quindi ci troveremo nella situazione in cui il barattolo è chiuso, le due stremità del filo sporgono dal di un centimetro dalla cima del tappo (passando attraverso il foro fatto sul tappo) e tutta la parte restante del filo è all’interno del barattolo che contiene l’olio.
Aspettare qualche minuto che il filo si impregni di olio e poi accendere la candela!
2 – sapone
Con l’olio esausto è anche possibile creare del sapore per il bucato! In questo caso avrete bisogno anche della soda caustica e durante la procedura si dovranno indossare una mascherina, i guanti in gomma e gli occhiali di protezione.
Ti lascio il link all’articolo dettagliato sul sapone all’olio di oliva qui sotto:
>>>Clicca qui per andare all’articolo completo sul sapone fatto in casa all’olio di oliva